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RAGGUAGLIO XLV

La serenissima Monarchia di Spagna con stupore universale di tutto Parnaso non visita quest’anno il tempio della Feconditá, conforme l’uso antichissimo di tutte le monarchie, ma il tempio della Salute.

Per antichissimo instituto le monarchie tutte dell’universo, il primo giorno di maggio, con pompa grandissima sogliono visitar il tempio della Feconditá, come base, fondamento e sicuro stabilimento degli Stati ereditari. Non veggono gli occhi dei letterati spettacolo né piú insigne né piú grato di questo, percioché, oltre gli abiti maestosi e tanto varii di infiniti potentati, vi si veggono ancora le corti loro non meno numerose di infinita nobiltá che ricchissimamente addobbate di preziosi vestimenti, oltre che la vista di ricchi doni, che cosi gran prencipi portano al tempio, supera tutte le umane meraviglie. È stato notato per cosa molto singolare, che quest’ultimo anno la serenissima Monarchia di Spagna non è intervenuta a tanta solennitá, cosa che a tutti i maggiori prencipi di questa corte ha arrecato altrettanta meraviglia, quanto gli anni passati, nel visitar il tempio, e di pietá e di ricchezze di doni ha avanzati ella tutti gli altri potentati. E percioché l’impedimento che ella pubblicò, che li fosse sopragiunta la podagra, da quei che hanno intima notizia dell’artificioso modo di viver di lei non fu ammesso per vero, esquisita diligenza fu usata per venire in chiara cognizione del vero: e finalmente si seppe, che in tanto quella principessa non avea male alcuno, che la notte medesima con alcuni pochi suoi confidenti andò a visitar il tempio della Salute, dove in diversi vasi di oro lavorati con somma maestria portò il dono di mezzo milione di scudi. È commune opinione di tutti che la Monarchia di Spagna, cosi persuasa dal suo reai conseglio, abbia omesso quest’anno il visitar il tempio della Feconditá, percioché, essendo nato ultimamente alla maestá del re Filippo terzo il