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indegne di pur esser imaginate, nonché con tanta libertá di lingua dette per tutti i cantoni; e le cose passano tant’oltre, che non mancano di quei che liberamente affermano, che li re di Spagna fino le hanno attaccata la pelarella e le doglie. Questo è verissimo, che gli Spagnuoli alla scoperta hanno mostrato di voler venir con quella dama agli atti della disonestá, perché, per ben chiarirsi in quali termini si trovino e quello che possono sperar da lei, per un loro ministro che hanno in Italia, chiamato Pietro Enriquez Gusman, conte di Fuentes, pochi giorni sono le hanno fatto presentar una lettera amorosa in forma di citazione, la quale dicono che contenea cose esorbitantissime e che acerbamente la toccavano nell’onore; dalla quale ognun è venuto in chiara cognizione che la protezione e l’affezione, che gli Spagnuoli mostrano portare a quella serenissima dama, in tanto non ha punto del platonico, che anzi tutta è libidine di dominarla. È cosa manifesta a tutto Parnaso, che l’onorata Libertá di Genova, come prima ebbe in mano cosi presuntuosa lettera, con una pianella che si cavò dal piede pestò il naso al portatore di essa, e appresso con quel sfacciato che gliela inviò fece tal risentimento di parole, e tanto cuore e cosi deliberata volontá mostrò di venir, bisognando, ai fatti, che nelle menti delle genti compitamente ha riacquistata quella riputazione, che prima senza alcun suo detrimento aveva perduta. Onde cosi onorata Libertá, per dar conto piú sincero al mondo delle sue onorate azioni e dei suoi casti pensieri, per suoi particolari ambasciatori, che ha inviato a tutti i potentati d’Europa, chiaramente ha fatto conoscere a ognuno che la molto domestica pratica che ella ha con la nazion spagnuola non solo è onorata per lei e utile per li suoi cittadini, ma sommamente necessaria per la libertá d’Italia, con la quale ella ha tanto congiunto gli interessi suoi, quanto qualsiavoglia altro potentato che vi si truovi, percioché con gli ingordi cambi e ricambi e con le esorbitanti usure talmente per lo passato e ora piú che mai ha tenuto e tiene oppressa la nemica nazion spagnuola, che con essi fa loro guerra molto piú crudele che gli Olandesi e Zelandesi non fanno con gli eserciti e con le armate.