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— Per rispondere a Vostra Maestá con quella ingenuitá di animo e libertá di lingua che si conviene in questo luogo, senza dubbio alcuno — disse allora il duca, — quando cosa tale fosse succeduta nello Stato di prencipe alcuno, tali disegni averebbono fatto sopra cosi ricca dote degna di regina, che con violenza grande, ricoperta però col manto della caritá verso la giovane, averebbono carcerata la madre di lei, rinchiusa la giovane in un monasterio o in altro luogo; e tanta bruttezza solo averebbono commessa per giungere al desiderato fine di arricchir con quella immensa dote qualche briccone lor favorito: che di questi casi in Italia e fuori, a’ miei tempi e a quelli degli altri, ne sono succeduti piú di quattro, tutti dignissimi di esser aggiunti alle lettere di Fallari da Agrigento.

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