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Ragguaglio LVIII — Per lettere intercette ad un corriere che

da alcuni prencipi era spedito al lago Averno, vengono i popoli in cognizione che gli odii, che si veggono regnare tra le nazioni dell’universo, sono cagionati dagli artifici de’ prencipi loro .

Ragguaglio LIX —11 nipote del prencipe de’ Laconici, dopo la

morte di suo zio dovendo ritornar alla fortuna privata, poca virtú di animo ben composto mostra nel far cosi pericoloso

passaggio.

Ragguaglio LX—Antonio Perez aragonese avendo presentato ad

Apollo il libro delle sue Relazioni , Sua Maestá non solo niega di volerlo accettare, ma comanda che subito sia abbruciato

Ragguaglio LXI — Apollo, per dar diletto a’ suoi letterati, nel

teatro di Melpomene fa rappresentar due utilissimi spettacoli: nell’uno de’quali ai prencipi minori mostra con qual accortezza si deono guardare da un potentato maggiore, e nell’altro ai senatori delle republiche fa conoscere quanto infelicemente si conseglino quei che nelle loro parzialitadi seguono un soggetto della lor fazione, che notoriamente aspira

alla tirannide.

Ragguaglio LXII — Monsignor Lodovico dalla Tramoglia, nobilissimo baron francese, avanti la Monarchia di Francia

rinonzia la sua nobiltá e tutti i privilegi che per mezzo di lei egli godeva nel potentissino regno di Francia ....

Ragguaglio LXIII — In Corinto, al governo della qual cittá si

trovava don Ferrante Gonzaga, un soggetto principale avendo commesso un grave eccesso, il governatore da Domizio Corbulone è esortato a severamente risentirsene: conseglio che il

Gonzaga saggiamente rifiuta.

Ragguaglio LXIV—Il prencipe di Macedonia avanti Apollo di

tradimento accusa la nobiltá dell’Attica, la quale dal Conseglio reale di guerra di Sua Maestá da imputazione tanto vergognosa vien liberata.

Ragguaglio LX V—Un bottegaio, nell’ora stessa che dagli sbirri

è catturato, senza neppur esser esaminato, vien condennato

alla galea.

Ragguaglio LXVI—Bernardino Rota, famoso poeta napolitano,

da’ letterati di tutte le professioni grandemente vedendosi amato in Parnaso, appresso Apollo vien accusato che tanta universal benivoglienza con male arti si abbia acquistata .

Ragguaglio LXVII—Un falegname, per alcune insolenti parole

dette al nobilissimo Giulio Cesare Scaligero severamente essendo stato fatto bastonar da lui, con maggior sua calamitá prima ricorre a querelarsi col pretor urbano, e poi a richiamarsi appresso Apollo.

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