Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/362

ANNOTAZIONI

357

a Londra ed ebbe incarichi in Francia, nel Baden e a Trento; dal ’58 al ’6o fu al fianco di Andrea Doria, quindi tornò in Sicilia, ma vi fu molestato dal S. Uffizio e ne riparti nel ’63. Soldato e autore di rime amorose in gioventú, piú tardi si fece frate, ma continuò avivere nei maneggi politici, finché nel ’74 Gregorio XIII gli affidò importanti lavori di ingegneria idraulica e militare; per cause ignote, verso 1’84 fu gettato in carcere, dove languí per quasi quattro anni e dove forse mori. Dei suoi copiosi scritti la maggior parte riamase inedita; solo alcuni testi della sua acuta precettistica politica videro la luce nella silloge del Tesoro politico (Colonia, 1589; Milano, 1601) sotto i titoli di Avvertimenti al duca di Terranova governatore di Milano; Avverihnenti a Marcantonio Colonna quandò andò viceré di Sicilia; Istruzioni ai prencipi per ben governare gli Stati.

273 6 Meglio nota come battaglia di Lepanto.

Ragguaglio LXXXI. — È in P, in copia con correzioni autografe, al n. 82. Minime varianti. Nell’indice autografo della c. 235

ha il titolo: «Milione donato ad Apollo e grazia domandatagli».

275 7 Bernardino Biscia e Tiberio Cerasa furono due distinti giureconsulti romani contemporanei del Boccalini; il primo ebbe l’incarico nel 1580 di riordinare gli statuti di Roma, fu avvocato concistoriale nel ’91 e rettore della Sapienza nel ’92; suo figlio Lelio fu cardinale. Il Cerasa, patrocinatore di grido, fu anch’egli avvocato concistoriale e tesoriere generale dal ’96 alla sua morte, seguita nel 1601.

Ragguaglio LXXXII. — È in A al n. 43. Varianti: 2765 «Il

prencipe d’Elicona [e cosi sempre invece di «Arcadia»], signore di uno Stato molto grande»; 2765 «da un Fiorentino arcigogolante»; 2767 «gabelle, che quel Fiorentino disse che si pagavano in Firenze, cittá dove dai molti acuti ingegni di quelle genti sino al tempo della libertá fiorentina fu prima trovato quel gentil mestiere di severamente tosar le pecore, nel quale sono la maggior parte dei prencipi di Europa riusciti eccellentissimi dottori »; 276 8 «piú volte acerbamente doluti appresso il prencipe loro della mala qualitá del genio di quel Fiorentino»; 27623 «ritirato, quando udí il rumore»; 277 H «che di giá erano state non solo pubblicate, ma con l’esazion di esse poste in uso»; 278 { « cancheri e che i prencipi per salvar la capra e i cavoli molte volte erano forzati bever