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ristampato nella Pietra , al n. 8, col titolo: «Li reformandi si sollevano contra i loro riformatori ». È in P, autografo, al n. 43, con molte correzioni. Varianti: 256 15 « per fracassar la porta ed entrar violentemente in casa per manometter quei personaggi insigni » ; 256 18 «la compagnia delle corazze dei poeti»; 256 19 «e nel medesimo tempo ordinò al signor Luigi Alamanni, che facesse intendere a quegli »; 256 31 il riformando che parla è anonimo. Segue con testo molto affine a quello stampato nella Pietra , che d’altronde
non differisce gran che da quello definitivo. Il testo della Pietra ,
con varianti minime, si legge anche in V al n. 9.
258 17 Ambrogio da Calepio, o Calepino (1435-1511), frate agostiniano, fu celebrato lessicografo; la prima edizione dei suoi Dictionum interpretamenta è del 1502; la Cornucopia , sive linguae latinae commentarii è un fitto commento a Marziale composto nel 1478 da Nicolò Perotto (1429-1480), umanista marchigiano; umanista fu pure il modenese Mario Nizzoli (1498-1575), qui ricordato per il suo Thesaurus ciceronianiis.
25829 Allude agli amori cantati nelle Bucoliche ; cfr. la p. 260.
260 16 Sul presunto veneficio di Aristotele cfr. la nota alla P- 133 261 17 Iacopo Menochio (1531-1607), insigne giurista pavese.
Ragguaglio LXXVII. — 263 8 Sul Caporali cfr. la nota alla
p. 206 della Cent. I; i due fiacchi e convenzionali capitoli sulla Corte furono stampati la prima volta dal Viotto di Parma nel 1582.
Ragguaglio LXXIX. — 267 31 Su « mignone » cfr. la nota a
p. 16; Efestione è l’amico d’infanzia di Alessandro Magno, ch’egli creò generale.
268 2 8 II « re potentissimo » allegoricamente caduto da cavallo, cioè privato’del trono e della vita è palesemente Enrico III di Francia, morto appunto il « primo di agosto » 1589, a Saint Cloud, sotio il pugnale di Jaques Clément; incerta è l’identificazione del « mignone », ma si tratta probabilmente di Jean Louis Nogaret de la Valette (1554-1642), duca di Épernon.
Ragguaglio LXXX — 270^ Scipione di Castro, nato a Palermo intorno al 1520 da padre spagnuolo e madre messinese, fu
letterato e diplomatico di vita avventurosa. Dal ’49 al ’54 rimase al seguito di Ferrante Gonzaga, governatore di Milano, poi lo segui