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Ragguaglio LXIV. — In Cent. I, 38 Macedonia ed Epiro son

da leggersi Spagna e Francia, ma la vicenda qui narrata non pare che abbia riferimento diretto a fatti storici.

230 23 Le parole poste in bocca all’Ariosto son di Terenzio (.Eunuchus , 232-3) e nella sua versione giovanile cosi il Boccalini le aveva tradotte: «O Dio immortale! Che gran differenza è da uomo a uomo e quanto è da piú il savio del pazzo! ».

Ragguaglio LXVI. — È in P, autografo con molte correzioni,

al n. 61. Varianti: 23235 «mariolo, che con due quattrini di storace di lodi, con un poco di mirra di adulazione, con le quali andava incensando ognuno, tagliava le borse dei cuori e rubava le grazie di tutti i vertuosi » (poi cassato e corretto come nella stampa). Qualche altra variante minore.

232 l Bernardino Rota (1509-1575), poeta napoletano, petrarchista lezioso, lodato a’ suoi tempi specie per le egloghe piscatorie da lui per primo escogitate.

Ragguaglio LXVII. — 234 16 « far star forte » vale usar soperchieria, mortificare, ma è locuzione che non trovo registrata nei

lessici.

2362 Diego Hurtado de Mendoza, terzo duca dell’Infantado, diplomatico di Carlo V, distintosi nel 1520 nel reprimere, gli eccessi dei « comuneros ».

Ragguaglio LXIX. — Si veda il seguito in Cent. II, 73 e 100.

2432 «legger le morali» è dizione del linguaggio scolastico del tempo e vale: insegnare dalla cattedra universitaria la filosofia morale.

243 13 «insinuare» è termine del linguaggio cancelleresco e vale: consegnare per custodia copia di un atto ad un pubblico ufficiale.

Ragguaglio LXX. — È il seguito di Cent. II, 27.

245 41 Allude ai quattro libri della celebrata compilazione giurisprudenziale del Covarrubias Variarum ex pontificio , regio et caesareo iure resolutiones (1570).

Ragguaglio LXXI. — Negli Appunti di P è registrato come:

«Tacito prigione» (c. a), «Cornelio Tacito prigione» (c. 130 v.) e « La carcerazione di Cornelio » (c. 132 v.).