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ANNOTAZIONI

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gna, d’Inghilterra, di Polonia e la stessa grandissima Monarchia ottomana sono caduti in cosi pericolosa malattia, che molti ». Nell’indice autografo della c. 235 s’intitola: « Monarchie amalate curate da’ manescalchi ».

186 8 il « sangue di drago » è una resina rossa, friabile, estratta da una palma indiana, il Calanius draco.

Ragguaglio LI. — È il seguito di Cent. II, 26 e 44 e continua in Cent. II, 96. Si legge autografo con correzioni in P al

n. 54; notevole la variante del finale, assai piú conciso:

188 9 « li disse che gli Spagnuoli, di monstruosa tardanza e lentezza in ogni loro negozio, erano nondimeno precipitosi nel ridur quei popoli liberi a ricever tutta la servitú; che con longhezza di tempo facea bisogno insensibilmente spogliarli della libertá nella quale erano nati e che non era meraviglia ch’eglino in Sicilia, in Napoli, in Milano, Stati che mai sempre con assoluto dominio erano stati governati da monarchi, aveano regnato felicemente; e che l’aveano sgarrata in Fiandra, perché il dominar le nazioni che, per esser nate nella libertá o per vigor dei loro privilegi, vivono tra la libertá e la servitú, non era mestiere accomodato all’austero ingegno degli Spagnuoli ». Un’altra copia quasi identica al testo di. P è in N 3 al n. 26 (ivi, alla c. 48, su un foglio staccato, un’altra trascrizione dell’ultimo brano): tale copia aggiunge all’elenco degli Stati governati dagli Spagnuoli anche il « Portogallo» e conclude: « ... ingegno degli Spagnuoli, i quali non avendo mezzo nel comandare, par loro di vergognosamente obedire quando dai lor suditi non ricevono tutta la servitú ».

Ragguaglio LII. — È in P, autografo, al n. io. Varianti notevoli: i90 8 « cavalier genovese»; 190 12 «guerra di Fiandra»;

190 13 «servito il Re di Spagna»; 190 15 « onoratissima croce della cavalleria di santo Jago»; 190 16 «giunto a Genova»; 190 30 «ma che si crede con la semplicitá del cuore, in grazia di quei prencipi, che si trovano in cosi sublime colmo di grandezza, che possono a peso di oro e di sangue vender il fumo alla brigata. Per la qual risposta il gentiluomo genovese, molto confuso in se stesso e poco soddisfatto della rimunerazione del re di Spagna, si parti ieri di Parnaso sulle poste per la volta d’Italia». Forse richiamato negli Appunti di P (c. 132 r.) come: « Che si credea la cavalleria per la fede ».