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I numeri comuni rinviano alla pagina, quelli abbassati alla riga.

Le lettere alfabetiche maiuscole designano i codici, che saranno descritti nella Nota in calce al volume III.

Dedicatoria. — 3 4 Bonifacio Caetani, figlio di Onorato sesto duca di Sermoneta, nato nel 1567, aveva abbracciato la carriera ecclesiastica, salendo rapidamente ai piú alti incarichi: 1’8 novembre 1599 ebbe il vescovato di Cassano, il 26 settembre 1606 la legazione di Romagna, il io novembre 1607 la porpora col titolo di S. Pudenziana, il 22 aprile 1613 la cattedra arcivescovile di Taranto; mori a Roma il 24 giugno 1617. Se non prima, certo il Boccalini lo conobbe al cadere del 1606, quando si trovò in gravi fastidi pel suo governo di Argenta, e fu dal Cardinale raccomandato caldamente al cardinale Borghese, segretario di Stato. Nipote dell’influente cardinale Enrico, dotato d’ingegno acuto, ammirata eloquenza, spirito mordace, condusse vita libera e fastosa: si comprende come un uomo siffatto potesse guardare con simpatia al Boccalini ed ai Ragguagli ; nemico personale del cardinale Pietro Aldobrandini, giá potente nipote del defunto Clemente Vili e poi intrigante inconsolabile per l’autoritá perduta, lo vide con malizioso compiacimento satireggiato in queste pagine (cfr. Cent. II, 59); quando il Boccalini, ai primi del 1612, si spinse a Venezia per tentare la stampa dei Ragguagli e la fortuna, il Caetani lo sovvenne con 150 scudi prestatigli a fondo perduto. La dedica della seconda Centuria va dunque oltre l’omaggio convenzionale e sancisce una affinitá, che solo le distanze sociali non consentono di chiamare amicizia.

4 19 « mischiar l’utile col dolce » è reminiscenza dell’oraziano otrine tulit punctum, qui miscuit utile dulci {De arte poèt., 343).