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usata da essi, non si fossero scandalizzati. Ma che solo Maometto, per mera aviditá di regnare, sfacciatissimamente si era veduto ridersi delle cose sacre per grandi rendere le profane. Queste parole, ancorché dette tra prencipi di tanta eminenza, tuttavolta subito furono riportate alla Monarchia ottomana: la quale di modo malamente senti quel negocio, che per un suo bassa incontanente fece sapere all’imperadore Massimiliano, che tutto quello che in biasimo della sua legge egli aveva detto, come conosceva convenirglisi, voleva difendere con le armi. E nello stesso instante, nel quale ella fece far simil ambasciata, in punto pose il suo numerosissimo esercito: quando Massimiliano, per quella disfida non punto spaventato di animo, per impetrar contro nimico tanto potente quegli aiuti dall’Alemagna, che per lo piú sono dati o dopo che è passato il bisogno o allora che si è ricevuto il danno, intimò la Dieta in Ratisbona. Apollo, che subito fu avvisato di questi rumori, affine di pacificar que’ due gran monarchi, il seguente giorno fece raunar l’assemblea generale di tutti i prencipi: i quali come prima comparvero, con gravi parole si dolse del barbaro procedere della Monarchia ottomana, che anco in Parnaso, ove le dispute e i dispareri col solo istromento della veritá si decidevano, avesse ardito di voler usar la forza. Appresso disse poi che quella onorata assemblea aveva fatta raunare, solo perché dallo stesso Massimiliano imperadore udissero tutti le ragioni che l’avevano indotto ad accusar la setta maomettana per tutta politica. E dopo questo Sua Maestá comandò aU’imperadore che alla sua giustificazione desse principio. Onde Massimiliano con maestá degna di lui cosi cominciò: — Allora che io dissi che la setta maomettana tutta è politica, nuda ambizione, semplice interesse di regnare e che gl’institutori di lei molto piú furono ambiziosi che pii, mi mossi dalle chiarissime ragioni: che, per non aver Maometto ne’ suoi eserciti quell’ingombro e quella spesa del vino, che tanto travaglia la milizia de’ prencipi cristiani, egli lo proibí a’ seguaci della sua legge: precetto tutto politico, come quello che libera il soldato turco da quella spesa, che nella milizia cristiana tanto si vede eccessiva, e particolarmente dove si trovano soldati tedeschi e