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RAGGUAGLIO XXV
Epiteto, filosofo stoico, vedendo la sua setta molto difformata, ad Apollo chiede licenza di poter fondare una nuova setta di stoici riformati; e da Sua Maestá anzi è ripreso, che compiaciuto.
Il famoso filosofo della setta stoica Epiteto questa mattina dalla Maestá di Apollo ha avuto molto lunga udienza; al quale con riverenza grande è stato udito dire che la vita esemplare, la certezza della dottrina, la santitá de’ costumi, la virtuosa quiete e l’ozio fruttuoso ch’egli vide giá nella famosissima setta stoica, l’avevano violentato ad abbracciarla, e che per lo spazio di venticinque anni con somma sua soddisfazione era vivuto in essa; ma che, anco la setta stoica nella severitá della vita, nella bontá de’ costumi molto essendosi rilassata, altro di buono non le era rimasto, che ’l nudo e mai sempre venerando nome: disordine del quale egli altrettanto rimaneva afflitto, quanto grandemente scandalizzato, e che, per continovar di vivere nell’antica schiettezza de’ costumi, nella povertá della vita, nell’umiltá e nella quiete dell’animo, era forzato abbandonarla. Che però, quando fosse stato con buona grazia di Sua Maestá, con alcuni filosofi suoi compagni, che tenevano il medesimo pensiere, aveva animo di ritirarsi e di fondare una nuova setta di stoici riformati. Non senza evidente alterazion di animo ad Epiteto rispose Apollo ch’egli intanto in modo alcuno non voleva moltiplicar le sètte de’ suoi filosofi, che per beneficio delle scienze, per l’unitá delle opinioni e per altri rispetti gravi era risolutissimo di ridurle a poco numero; e che, se gli stoici in qualche loro buon ordine si erano rilassati, gli ricordava che da un suo pari i difetti loro piú tosto dovevano esser occultati, che con le nuove riforme scandalosamente pubblicati a tutto il mondo, non essendo possibile ammetter setta alcuna di riformati, senza che a dito altrui si mostrassero i difformati; e che un filosofo di tanto grido di prudenza e di bontá tanto segnalata di animo come era Epiteto,
T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso - il.
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