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RAGGUAGLIO XXI

Il serenissimo prencipe della republica veneziana Sebastiano Venieri dopo il suo ingresso in Parnaso fa instanza appresso Apollo di preceder a tutti i re e monarchi ereditari; e da Sua Maestá riporta decreto favorabile.

Ancor che al serenissimo prencipe della republica veneziana Sebastiano Venieri, per segno di straordinario e rarissimo favore, anco avanti che egli ne facesse instanza, avesse Apollo in Parnaso decretato un luogo degno della virtú e della grandezza dell’animo di un tanto prencipe, egli nondimeno non prima ha voluto esser veduto in Parnaso, che sia stata terminata la controversia che avanti lo stesso tribunale di Sua Maestá verteva: a quale dei tre potentissimi collegati si dovesse la gloria della vittoria navale che egli ottenne agli scogli Curzolari ; la quale da Apollo essendo ultimamente stata decisa nel modo che si scriverá a suo tempo, il prencipe Veniero, mercore dopo le undeci ore, fece la sua pubblica e solenne cavalcata: la quale per questo fu pomposa e grandemente riguardevole, perché non ad altri fu lecito onorare, accompagnare e servire quel serenissimo duce nel suo ingresso che ad uomini liberi, in Parnaso rimirati con invidia, amati con tenerezza, onorati con ossequio tale, che da’ virtuosi tutti meritamente sono chiamati re degli uomini privati. Straordinaria consolazione diede al collegio tutto virtuoso il considerar nella persona del Venieri a qual sublimitá di grado il merito della virtú aveva condotto un uomo privato; ed infinita riputazione arrecò all’immortale republica veneziana, che, tanto largamente avendo premiato il valore di un suo senatore, alla sua nobiltá aveva spalancata quella porta del merito e dell’oprar virtuosamente, che molti monarchi o affatto tengono chiusa o per capriccio piú aprono agl’indegni che a’ meritevoli virtuosi. Nell’ingresso poi del prencipe, per cosa molto singolare fu notato che i Greci, i quali dopo la caduta dell’imperio loro, senza giammai rallegrarsi sono vivuti in una perpetua malinconia, in