Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/391

ANNOTAZIONI

387

dedicandola ad Aldo Manuzio, che tosto divenne suo ammiratore entusiasta. È di quell’anno un Proclama del Scozzese detto Giacomo Critonio, chi vuol sostenere 2000 conclusioni in Venezia nella chiesa di S. Giovanni e Paolo. Nell’ 81 il Manuzio gli dedicava il suo commento ai Paradoxa ciceroniani e stampava anonima una Relatione della qualitá di erettone , vantandone l’ immensa dottrina filosofica, teologica e matematica, la facile improvvisazione di versi latini in qualunque metro e argomento, la conoscenza di dieci lingue, la padronanza di tutta l’opera di Aristotele e dei commentatori, la perizia nelle armi e persino la bellezza fisica. Trionfali furono le sue dispute veneziane e solo Jacopo Mazzoni seppe tenergli testa; nell’ 81 si presentò a Padova, dove probabilmente il Boccalini studente lo conobbe; passò poi a Mantova, ed ivi pare che nell’ 82 venisse ucciso in una rissa. Mancano sulla sua morte documenti certi: sembra comunque un omonimo quel James Crichton, che nell’ 84 stampò a Milano un Epicedium per la morte di S. Carlo Borromeo.

Ragguaglio XLI. — Si rammenti che il Boccalini esercitò per molti anni e non senza contrarietá ed amarezze l’ufficio di governatore in piccoli borghi dello Stato ecclesiastico: sono pagine dettate da un’esperienza vissuta.

i5o 32 Su Busiri cfr. la nota a Cent. II, 17, p. 90.

152 6 L’« urtamartino » o «cozza martino» è un riparo usato nelle stalle per difesa delle cornate dei caproni.

Ragguaglio XLII. — È in P, autografo con correzioni, al n. 83. Varianti: 1583.4 «Argo succedé la grandissima vergogna, che la bellissima Europa sotto la sua guardia gli si converti in una vacca, è sempre stato»; 1589 « negozio di Europa ». Nell’indice autografo della c. 235 s’intitola: «Argo si proferisce ai Signori veneziani » .

15843 Andrea Gritti (1455-1538), abile diplomatico e condottiero veneziano, doge dal 1523.

Ragguaglio XLIII. — È in A al n. 6. Varianti notevoli: r59 7 «i letterati e i maggiori^ prencipi di Parnaso»; 159 H «nondimeno, secondo la qualitá e la condizione di ciascheduno, tutti universalmente ne sentirono »; 159 21 «alta cagione, gran misterio»; 161 8 «buone persone».