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udii un politico ragionare di questo medesimo articolo; e perché egli ancora l’aveva per empio verso Dio, per sedizioso verso i prencipi, da lui volli informarmi se prencipe o republica alcuna si trovava nell’universo, che ne’ suoi stati ammettesse cosa tanto scelerata : e alla fine liberamente mi disse che quegli stessi modernissimi eretici, che negli stati altrui avevano fatto predicar la libertá della coscienza, in modo alcuno non la voleano permettere nei loro: mercé che nella casa propria aborrivano di veder ardere quel fuoco, che con tante sedizioni sapevano di aver acceso nell’altrui: e che di questo, chiaro esempio ne era Ginevra, che chiamò sentina d’ogni piú sediziosa empietá, dove disse che alla pena del fuoco erano stati condannati quelli che avevano tentato di seminarvi nuove eresie. Mi disse di piú lo stesso, che nella Germania, dove, solo per abbassar la grandezza della potentissima casa d’Austria, prima furono inventate le molte eresie moderne, in alcune cittadi che vivono con leggi libere, anco con quiete de’ popoli era ammessa la libertá della coscienza: ma che cosa di evidentissimo pericolo era imitarle, perché infelicemente ne’ suoi affari altri si serviva degli esempi, se non avevano i requisiti e le circostanze tutte di quelli da chi si pigliavano. Le cittadi franche di Germania, disse che vivevano senza gelosia di prencipe alcuno nemico che aspirasse ad occupar la libertá loro ; ché aveano gl’ imperadori deboli e i cittadini non solo per loro natura lontani dall’ambizione di dominar la patria, ma che per necessitá erano forzati contentarsi di vivere e morir tali quali erano nati: perché se fosse accaduto che alcuno, per alzarsi di condizione, avesse presunto farsi capo di una eresia, le potenze di tutte le cittadi franche, che con quella cittá, dove cominciavano a nascere le fazioni, avevano comuni gl’ interessi della libertá, con l’acqua delle pubbliche armi incontinente a popolo sarebbono corse tutte per estinguere quel fuoco; oltre che, sebbene la diversitá delle religioni cagionata in quelle cittá dalla libertá della coscienza era in esse di minor pericolo, che nondimeno non potea dirsi che affatto ne fossero libere, e che l’umore non fosse pernizioso e atto a cagionare mali mortali, e che la facilitá di tosto estinguer