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dissero queste formali parole: — Questi signori giudici vi hanno pur una volta chiariti per sempre. — A queste parole i dottori, che nel loro secreto si risero della semplicitá di quei titolati, per non intorbidare i fatti loro, non risposero cosa alcuna. Ma come prima i prencipi co’ loro avvocati conferirono quanto era passato, e udirono che la sentenza era stata favorabile per li dottori, appresso Sua Maestá fecero gagliarda instanza che fosse loro ammessa l’appellazione. Apollo, annoiato dalle instanze de’ prencipi, disse loro che si quietassero; poiché quegli invilivano l’onorato titolo dell’« Eccellenza », che lo comperavano co’ danari, non quegli che co’ preziosi sudori degli studi lo si aveano guadagnato: e che se i duchi e gli altri titolati in infinito volevano esaltar le persone loro, ponessero mano alla borsa, e con beneficare i virtuosi professori delle buone lettere, si acquistassero lo speciosissimo titolo di « liberale » : il quale appresso gli uomini di sodo giudicio e di sano intelletto in tanto piú valeva dell’« Eccellenza » ducale, che di gran lunga era stimato avanzare quello dell’« Altezza », del « Serenissimo » e della stessa « Sacra cesarea Maestá imperiale ».