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LIBRO SECONDO | 79 |
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E’ suoi facevan nell’armi gran cose
Contra i nemici, gran forza mostrando,
E per lo campo le genti orgogliose
Uccidendo, ferendo e scavallando
Andavan, pur pensando alle pietose
Donne che avien vedute lagrimando:
Talchè non gli potien più sofferire
I Teban, salvo chi volìe morire.
69
E d’altra parte già saputo avieno
Del lor signor la morte dolorosa;
Perchè che farsi tra lor non sapieno:
Laonde in fuga trista ed angosciosa,
Siccome gente che più non potieno,
Si volson tutti, che nessun non osa
Volgersi indietro ed insieme aspettarsi,
Tanto di presso vedien seguitarsi.
70
I miseri cacciati non fuggiro
Nella città, per quivi aver riparo,
Ma per li monti ogigii se ne giro,
Chi per lo bosco ove Tideo assediaro,
E qua’ su Citeron se ne saliro;
Altri ne’ cavi monti si appiattaro:
Ed in tal guisa con grave dolore
Tutti fuggir davanti al vincitore.