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LIBRO SECONDO | 77 |
62
I corpi contro a’ quai fosti spietato
Arsi saranno, e ’l tuo regno distrutto,
E ’l nome tuo di memoria privato;
Ed alle donne, a cui cagion di lutto
Fosti, sarà il tuo corpo donato,
Ch’esse ne facciano il lor piacer tutto;
Così la tua superbia fia abbattuta,
Che a rispondermi fu cotanto arguta.
63
Non spaventar le parole Creonte
Perchè abbattuto si vedesse in terra,
Nè sembianza mutò l’ardita fronte,
Nè mitigossi nel cor la sua guerra;
Anzi più fiero e con parole pronte
Aspra risposta parlando disserra
A quel che sopra ’l petto fier gli stava,
E col suo ferro morte gli apprestava;
64
Dicendo a lui: fanne il tuo piacere
Perchè io muoia, avanti che vittoria
Io veggia a te ed a tua gente avere:
Che l’alma mia almeno alcuna gloria
Ne porterà con seco nel parere;
E segnato terrà nella memoria
Che ’n dubbio i tuoi e i miei lasciò d’onore:
E credo che i miei hanno il migliore.