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LIBRO SECONDO | 75 |
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E ’l buon Teseo sopra un alto destriere,
Con una mazza in man pel campo adava
Ferendo forte ciascun cavaliere,
Ed abbattendo cui egli scontrava,
E spesso confortava le sue schiere;
Col suo ben far tutti gli rincorava,
Porgendo armi sovente a chi l’avesse
Perdute, e rimontando chi cadesse.
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E ben vedea chi con tremante mano
Moveva i ferri, e chi arditamente
Sopra i nimici suo valor sovrano
Combattendo mostrava, e chi niente
Pigro operava dimorando invano;
Gli qua’ sgridando spregiava vilmente:
Lodando gli altri, e per nome chiamando
Or questo or quello gli gía confortando.
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Dall’altra parte il simile facea
Creonte, come ardito conduttore;
E quasi in sè del nimico credea
Senza alcun fallo farsi vincitore:
L’un contro l’altro ben si difendea
Arditamente e con sommo valore:
Ma sì andando insieme si scontraro
Creonte e ’l buon Teseo, e sì gridaro.