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AVVERTIMENTO





Nel riprodurre la Teseide del Boccaccio nuovamente emendata su i manoscritti, e con grandissima diligenza ridotta a sincera lezione, premetto un breve cenno per istruire il lettore del sistema da me osservato per ottenere lo scopo prefissomi. È noto generalmente quanto rare siano l’antiche edizioni di questo poema, giacchè un piccolissimo numero di esemplari adornano poche delle più cospicue biblioteche d’Europa. Da questa loro rarità ne è derivato che pochissimo è stata conosciuta questa poetica fatica del Boccaccio, e pochi studiosi della lingua italiana ebbero tutto l’agio che si conviene a sì fatti studii per conoscere i pregi dei quali abbonda la Teseide del Boccaccio. Benchè sia omai fuori di controversia il principio, che gli scrittori del trecento, e specialmente i toscani, siano i veri fondamenti di nostra lingua, pure vi son sempre, come vi sono stati, dei caldi oppositori di questa massima, ma ciò prova evidentemente che il vero ha sempre delle persone che hanno interesse di combatterlo. Fra i principali scrittori di questo secolo primeggia il Boccaccio, ma non si legge dai più che il suo Decamerone, e v’ha chi ignora che molte altre opere