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LIBRO SECONDO | 71 |
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Tant’è nel mondo ciascun valoroso,
Quanto virtù gli piace adoperare:
Dunque ciascun di vivere ozïoso
Si guardi se in fama vuol montare:
E noi, acciocchè stato glorïoso
In tra’ mondan potessimo acquistare,
Venimmo al mondo, e non per esser tristi
Come bruti animali in tra lor misti.
45
Adunque cari e buon commilitoni,
Che meco in tante perigliose cose
Istati siete in dubbie condizioni,
Per far le vostre memorie famose
Alle future nuove nazïoni,
Ora gli cori alle opere gloriose
Vi prego disponiate, nè vi caglia
Prender riposo d’avuta battaglia.
46
Udito avete tutti, siccome io,
Ciò che le donne vi dicon presenti:
Certo ciascun ne dovrebbe esser pio,
E al vengiar dovereste esser ferventi:
Chè l’aspre nimistà e il disio
Del nuocer debbon ciaschedune genti
Lasciare, ed obliar poi l’uom ch’è morto:
Ma Creonte fa a’ morti nuovo torto.