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62 | LA TESEIDE |
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Esse non vollon da nessuno onore,
Ma solo il tempio cercar di Clemenza.
E in quello con gravissimo dolore
Stanche e lasse fecion risedenza,
Aspettando con lagrime il signore,
Assai crucciose della sua assenza.
E le donne ateniesi in compagnia
Di loro stetter quivi tuttavia.
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Teseo con vento fresco al suo viaggio
Contento ritornava in verso Atene,
Con gran partita del suo baronaggio
E con colei che ’l suo cuor guida e tene,
Ippolita reina; e ’l suo passaggio
Tosto fornito fu e senza pene:
Nè prima giunto fu alla marina,
Che in Atene si seppe la mattina.
19
Gli Ateniesi, che lui pure attendieno
Con gran disio, per la sua ritornata
Mirabil festa preparata avieno,
La qual fu incontanente cominciata,
Secondo il lor poter (che assai potieno):
Fu la lor terra tutta quanta ornata
Di drappi ad oro e d’altri paramenti,
Con infiniti canti ed istromenti.