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48 | LA TESEIDE |
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Chiaro vedete, donne, a qual partito
Ci hanno gl’iddii recate, e non a torto;
Se di ciascuna fosse qui ’l marito,
Fratel, figliuolo, o padre, che fu morto
Da tutte noi, non sarie stato ardito
Teseo mai d’appressarsi al nostro porto;
Ma perchè non ci sono e’ ci ha assaltate,
Come vedete, e ancora assediate.
117
Venere giustamente a noi crucciata
Col suo amico Marte il favoreggia;
E tanta forza a lui hanno donata
Che contro a nostro grado signoreggia:
D’intorno a noi ha la citta assediata,
E come vuole ognora ne danneggia,
Perocchè vie più che noi è forte;
Se noi non ci arrendiam, minaccia morte.
118
Però a noi bisogna di pigliare
De’ due partiti l’un subitamente:
O contro a lui ancora riprovare
Le forze nostre in campo virilmente,
O a lui, poichè ci vuol, ci vogliam dare:
Perocchè qui più tenerci niente
Noi non possiam; chè, come voi sapete,
Le mura in terra tosto vederete.