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LIBRO PRIMO | 33 |
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Così pugnavano alla morte loro,
Poichè potuto non avien la scesa
Colle lor forze vietare a coloro,
Li qua’ sentendo ognor crescer l’offesa,
Chieser di poter gir senza dimoro
Al duca lor ver quelle in lor difesa:
E poi a piè in fra le donne entraro,
Ed a combatter fieri incominciaro.
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E fedirono allora arditamente,
Siccome que’ che ben lo sapien fare;
Ed a’ lor colpi non valea niente
Di quelle donne il presto riparare:
E se non fosse ch’eran poca gente,
A rispetto del lor moltiplicare,
Tosto le arebbon del campo cacciate,
O morte tutte, o ver prese e legate.
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Ma il numero di lor ch’era infinito
Ognora la battaglia rinfrescava;
Questo contra Teseo fiero ed ardito
Il campo lungamente sostentava:
Ed esso senza riposo e spedito
Ferendo, or qua or là correndo andava;
Ed ammirar di sè ciascun facea,
Che in quello stormo mirar lo potea.
bocc. la teseide | 3 |