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26 | LA TESEIDE |
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Poichè ciascun fu bene apparecchiato,
In verso ’l porto si tiraro i legni
Per scendere nel luogo divisato;
Si fero avanti li baron più degni,
E in quel modo ch’avieno ordinato
Gittaro in terra scale e altri ingegni:
Ma troppo fu più forte lor la scesa,
Che non fu ’l dilivrar cotale impresa.
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Egli eran quasi colle poppe in terra
Degli lor legni i Greci tutti quanti,
E con ogni artificio utile a guerra
Arditamente si traeano avanti:
Ma bene era risposto, se non erra
La mente mia, a lor da tutti i canti;
Perocchè quelle donne saettando
Forte, li giano ognora danneggiando.
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Esse gittavan fuoco spessamente
Sopra l’armate navi, il quale acceso
Molto offendeva i Greci; e similmente
Con artifizii e pietre di gran peso,
Che rompevan le navi di presente
Dove giugnean se non era difeso:
E oltre a questo, pece, olio e sapone
Sopra lo stuol gittavano a fusone.