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LIBRO DUODECIMO | 413 |
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E questo detto, gli occhi lagrimosi
Basso in terra: al qual disse Teseo:
I tristi pianti e i sospiri angosciosi,
Già molto sconfortati da Egeo,
Tutti ci fenno certi de’ pietosi
Affetti, gli qua’ tu verso Penteo
Portasti: nè potresti, per dolerti
Mentre vivessi, noi farne più certi.
30
Nè fia, facendo ciò che diciavamo,
Infamia alcuna, nè lieto mostrarsi
Dell’altrui morte, poi che noi vogliamo;
Nè sarà da ragion questo allungarsi;
Perocchè simil tutto dì veggiamo
Dell’un fratel la sposa all’altro darsi,
Se morte quel previen, nè ch’ei contento
Del morto sia è però argomento.
31
Qui si può dir che tutta Grecia sia
Negli suoi regi, davanti alli quali
Tal matrimonio per mia voglia fia
Mandato a compimento; e ci son tali
Che sè ’n ciò si dicesse villania
Di te in alcun luogo, o altri mali,
Siccome consapevoli, saranno
Per te per tutto, e sì ti scuseranno.