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404 | LA TESEIDE |
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E del bel viso il vermiglio colore
S’era fuggito, ed era divenuta
Palida e magra, ed il chiaro splendore
Delle sue luci non avie paruta;
E sì poteva in lei il fier dolore,
Che stata appena sarie conosciuta:
Per suo conforto notte e dì chiamando
Arcita suo, piangendo e lagrimando.
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Ma poichè furon più giorni passati
Dopo lo sventurato avvenimento,
Con Teseo essendo gli Greci adunati,
Parve di general consentimento
Ch’e’ tristi pianti omai fosser lasciati,
Ed il voler d’Arcita a compimento
Fosse mandato, ciò è che l’amata
Emilia fosse a Palemon sposata.
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Perchè Teseo chiamato Palemone
Con molti di que’ re accompagnato,
Non sappiend’esso però la cagione,
Di ner vestito, e così tribolato
Com’era, lui seguì ’n quella stagione;
Ed esso con quanti eran se n’è entrato
Dove con molte donne si sedea
Emilïa, la quale ancor piangea.