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24 | LA TESEIDE |
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Quindi Teseo per due de’ suoi baroni
Significare ad Ippolita feo
La sua venuta, e ancora le cagioni:
E oltre a questo sì le concedeo
Termine a poter fare eccezïoni
Ne’ patti fatti a lei, se per men reo
Consiglio forse le fosse piaciuta
La pace pria che fosse combattuta.
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Ma di que’ patti ch’egli dimandava
Da lei neuno ne fu accettato;
Anzi di lui assai si rammarcava
Pur di quel tanto ch’aveva operato;
Riprendendol di ciò che s’impacciava
Fuori del regno suo nell’altrui stato:
Ma che, s’ella potesse, ancor pentere
Nel farà tosto, e ciò l’era in calere.
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Tornaron que’ con sì fatta risposta,
Qual fu lor data, senza star niente,
E a Teseo davanti l’han disposta,
Il quale l’udì mal pazientemente,
Dicendo: poco a questa donna costa
Così rispondere, ma certamente
I’ la trarrò d’error, se ’l cor non erra:
Quinci gridò: Signori, ogni uomo a terra.