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LIBRO PRIMO | 23 |
41
E oltre quel cammin che Frisso tenne
Allor che la sorella cadde in mare
Servò fin ch’al Bisanzio poi pervenne:
Quivi fatta sua gente rinfrescare,
Per piccola stagion vi si ritenne:
E come del mar Tanas ad entrare
Incominciò, così delle donzelle
Le terre vide grazïose e belle.
42
E come lioncel cui fame punge,
Il qual più fier diventa e più ardito
Come la preda conosce da lunge,
Vibrando i crin con ardente appetito,
E l’unghie e’ denti aguzza, in fin l’aggiunge:
Cotal Teseo rimirando spedito
Il regno di color, divenne fiero,
Volonteroso a fare il suo pensiero.
43
Esso mandò solenni avvisatori
A discerner la più leggiera scesa,
I qua’ mirando d’intorno e di fuori
Le rive tutte colla mente intesa,
Tornarono avvisati da’ migliori
Dove discender con minore offesa
Potessero, e al duca il raccontaro,
E in quella parte lo stuol dirizzaro.