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LIBRO DECIMO | 371 |
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Poscia ch’egli ebbe queste cose dette,
Di cor gittò un profondo sospiro
Amaramente, e di parlar ristette;
E in verso Emilia i suoi occhi s’apriro,
Mirando lei, e mirandola stette
Un poco, e poscia gli rivolse in giro:
E ciascun vide che piangeva forte,
Perocchè a lui s’appressava la morte.
111
La quale in ciascun membro era venuta
Da’ piedi in su, venendo verso ’l petto,
Ed ancor nelle braccia era perduta
La vital forza; sol nello intelletto
E nel cuore era ancora sostenuta
La poca vita, ma già sì ristretto
Eragli ’l tristo cor del mortal gelo,
Che agli occhi fe’ subitamente velo.
112
Ma poi ch’egli ebbe perduto il vedere,
Con seco cominciò a mormorare,
Ognor mancando più del suo podere:
Nè troppo fece in sè lungo durare;
Ma il mormorio trasportato in vere
Parole, con assai basso parlare,
Addio Emilia, e più oltre non disse,
Chè l’anima convenne si partisse.