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LA TESEIDE
LIBRO DECIMO
ARGOMENTO
Nel decimo l’uficio funerale
Fanno li greci re a’ morti loro:
Teseo chiama Itinon senza dimoro,
Il qual d’Arcita il mal dice mortale.
Poi Arcita a Teseo racconta quale
Dopo la morte sua del suo tesoro
Il testamento sia; e poi con ploro
Quasi con Palemon fa altrettale.
Poscia presente Emilia seco stesso
Del suo morir si duole, e poi con lei:
Ed ella dopo lui, porgendo ad esso
Gli stremi baci con dolenti omei:
Quindi a Mercurio lita, e piagne appresso,
Poi l’alma rende agl’immortali iddei.
1
Il gran nido di Leda ogni bellezza
In molte luci di sè dimostrava,
E propinqua a sua maggior cortezza
Tacitamente la notte n’andava,
Forse due ore vicina all’altezza
Dov’ella il suo mezzo cerchio toccava:
Quando da corte i Greci si partiro,
Ed agli proprii loro ostier reddiro.