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272 LA TESEIDE


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Ma Telamone incontro resistenza
     Aspra facia con Foco suo fratello,
     E Fenice con loro a tale intenza
     Tarso Cidon, Parmesso, e ’l Gemello
     Arione con Alcon la lor potenza
     Dimostravan nell’armi a tal zimbello,
     Tra’ quali aspra battaglia ed angosciosa
     Fu certo grande e ’n parte dolorosa.

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Quivi Rifeo fu da Telamone
     Ucciso, il qual gli avea morto davanti
     Miseramente il dolente Arione,
     Il qual parole e sangue e tristi pianti
     Ad un’ora nel sen del suo Alcone
     Alla morte vicin tra tutti quanti
     Gittava, e quivi l’anima rendeo,
     Perchè cacciata star più non poteo.

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Ma al da sezzo dopo molti danni,
     Dopo gran colpi e morti dolorose,
     Dopo molti sudori e molti affanni,
     Menar sì Foco e Telamon le cose,
     Che gli uomini Gnossi, e gl’inganni
     Loro, e le forze e l’opre marvigliose,
     Quasi per vinti indietro rincularo,
     E lì preso Minos pur vi lasciaro.