Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
272 | LA TESEIDE |
35
Ma Telamone incontro resistenza
Aspra facia con Foco suo fratello,
E Fenice con loro a tale intenza
Tarso Cidon, Parmesso, e ’l Gemello
Arione con Alcon la lor potenza
Dimostravan nell’armi a tal zimbello,
Tra’ quali aspra battaglia ed angosciosa
Fu certo grande e ’n parte dolorosa.
36
Quivi Rifeo fu da Telamone
Ucciso, il qual gli avea morto davanti
Miseramente il dolente Arione,
Il qual parole e sangue e tristi pianti
Ad un’ora nel sen del suo Alcone
Alla morte vicin tra tutti quanti
Gittava, e quivi l’anima rendeo,
Perchè cacciata star più non poteo.
37
Ma al da sezzo dopo molti danni,
Dopo gran colpi e morti dolorose,
Dopo molti sudori e molti affanni,
Menar sì Foco e Telamon le cose,
Che gli uomini Gnossi, e gl’inganni
Loro, e le forze e l’opre marvigliose,
Quasi per vinti indietro rincularo,
E lì preso Minos pur vi lasciaro.