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258 | LA TESEIDE |
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Hanno gl’Iddii in mezzo a questo prato
Posto della virtù per premio onore:
Se pur v’aggrada ch’io ne sia levato,
Che ancor vi son legato da amore;
E ben sapete e non fia impugnato
Da gente vile e senza alcun valore;
Ma ben da tali chenti noi qui siamo,
O miglior forse, convien che l’abbiamo.
141
Li qua’ se voi vincete, maggior gloria
Ne fia che non saria di gente vile:
Ella sarà di lor doppia vittoria
Quella che d’essi avrem gente virile:
E la crescente fama con memoria
Eterna a’ successor con dritto stile
Ci renderà, e saremne lodati
Da tai ch’ancor non sono ingenerati.
142
Dunque di voi vi ricordi per Dio:
E se ne fu nïuno innamorato,
Dimostri qui chente avesse il disio:
Voi non avete con duplificato
Popolo a ricercar di Marte fio:
Anzi è, come sapete, apparecchiato
Di numero con voi, e voi ’l sapete,
E tutti a voi davanti gli vedete.