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244 | LA TESEIDE |
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Vedevansi venire i gran baroni
Di robe strane e varie addobbati;
Ed in tra tutti varie eran quistioni,
Qui tre, là quattro, e lì sei adunati,
Tra lor mostrando diverse ragioni
Di qual credevan degl’innamorati
Che rimanesse il dì vittorïoso,
Facendo un mormorio tumultuoso.
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L’aula grande d’alti cavalieri
Tutta era piena, e di diversa gente:
Quivi aveva giullari e ministrieri
Di diversi atti copiosamente,
Girfalchi, astori, falconi, e sparvieri,
Bracchi, levrieri, e mastin veramente,
Su per le stanghe ed in terra a giacere,
Assai a’ cuor gentil belli a vedere.
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Tra queste genti magnifico molto
Uscì Teseo con real vestimento,
Ov’è con somma reverenza accolto:
Ed e’ con alta vista e portamento
Tutti gli vide assai con lieto volto:
E domandò, se ancora i duecento
Eran venuti, a cui e’ fu risposto:
No, signor mio, ma e’ verranno tosto.