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LIBRO SETTIMO | 231 |
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Poi dentro al tempio entrata, di sospiri
Vi sentì un tumulto, che girava
Focoso tutto di caldi disiri:
Questo gli altari tutti alluminava
Di nuove fiamme nate di martíri,
De’ qua’ ciascun di lagrime grondava,
Mosse da una donna cruda e ria,
Che vide lì, chiamata Gelosia.
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E in quel vide Priapo tenere
Più sommo loco, in abito tal quale
Chiunque il volle la notte vedere
Potè, quando ragghiando l’animale
Più pigro destò Vesta, che in calere
Non poco gli era, e in ver di lui cotale
Andava; e simil per lo tempio grande
Di fior diversi assai vide grillande.
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Quivi molti archi a’ cori di Diana
Vide appiccati e rotti, in tra quali era
Quel di Callisto fatta tramontana
Orsa; le pome v’eran della fiera
Atalanta che ’n correr fu sovrana:
Ed ancor l’arme di quell’altra altiera
Che partorì il bel Partenopeo
Nipote al calidonio Oeneo.