Pagina:Boccaccio - La Teseide di Giovanni Boccaccio nuovamente corretta sui testi a penna, 1831.djvu/248

230 LA TESEIDE


56


Poi vide presso a sè passar Bellezza
     Senz’ornamento alcun sè riguardando,
     E vide gir con lei Piacevolezza,
     E l’una e l’altra seco commendando;
     Poi con lor vide starsi Giovinezza
     Destra ed adorna molto festeggiando:
     E d’altra parte vide il folle Ardire
     Lusinghe e Ruffianie insieme gire.

57


E ’n mezzo il loco in su alte colonne
     Di rame vide un tempio, al qual d’intorno
     Danzando giovinetti vide e donne,
     Qual da sè belle, e qual d’abito adorno,
     Discinte e scalze, in capelli e gonne,
     Che in questo solo dispendeano il giorno:
     Poi sopra il tempio vide volitare
     Passere molte e colombe rucchiare.

58


Ed all’entrata del tempio vicina
     Vide che si sedeva pianamente
     Madonna Pace, e in mano una cortina
     ’Nanzi alla porta tenea lievemente:
     Appresso a lei in vista assai tapina
     Pazïenza sedea discretamente,
     Pallida nell’aspetto, e d’ogni parte
     D’intorno a lei vide Promesse ad arte.