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140 | LA TESEIDE |
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Esso cantava e faceva gran festa,
Faceva prove e vestia riccamente,
E di ghirlande la sua bionda testa
Ornava e facea bella assai sovente,
E in fatti d’arme facea manifesta
La sua virtù, che assai era possente:
Ma duol sentiva, in quanto esso credea
Emilia non sentir per cui ’l facea.
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Ed e’ non gliele ardiva a discoprire,
Ed isperava e non sapea in che cosa,
Donde sentiva sovente martire:
Ma per celar la sua voglia amorosa,
E per lasciar li sospir fuori uscire,
Che facean troppo l’anima angosciosa,
Avie in usanza talvolta soletto
D’andarsene a dormire in un boschetto.
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E questo aveva in costume di fare
Nel tempo caldo, ch’era fresco il loco,
Ed era sì rimoto dell’andare
Di ciaschedun, che ben poteva il foco
D’amor con voci fuor lasciare andare,
Ed a sua posta lungamente e poco:
E non era lontan dalla cittate
Più di tre miglia giuste e misurate.