Pagina:Boccaccio - La Teseide di Giovanni Boccaccio nuovamente corretta sui testi a penna, 1831.djvu/137


LA TESEIDE

LIBRO QUARTO




ARGOMENTO


Dimostra il quarto dipartito Arcita
     Con grieve tempo il suo rammaricare,
     Mutato il nome, per sicura vita;
     E di Beozia a Corinto l’andare;
E quindi appresso la sua dipartita,
     E in Micena poscia l’arrivare,
     Dove con Menelao con ismarrita
     Mente si pose per famiglio a stare.
Quindi ad Egina a Peleo se ne vene;
     E con lui non potendo lungamente
     Durar, non conosciuto entrò in Atene:
E di Teseo divenuto servente,
     Quindi dimostra la vita che tene,
     Facendol noto a Panfil primamente.


1


Quanto può fare il tempo più guazzoso,
     Cotanto o più il faceva Orione,
     Molto nel cielo allora poderoso,
     Colle Pleiade in sua operazione:
     Ed Eolo d’altra parte più ventoso
     Il faceva che mai, quella stagione
     Ch’uscì d’Atene il doloroso Arcita
     Senza speranza mai di far reddita.