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LIBRO SECONDO | 87 |
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Esso davanti al suo carro fe’ gire
Arcita e Palemon presi baroni,
A’ qua’ facea tutti gli altri seguire,
Ch’avie ne’ campi presi per prigioni;
E dietro al carro faceva venire
Di preda onusti i suoi commilitoni;
Il carro d’ogni lato era ripieno
Di donne assai che gran festa facieno.
93
A così alto e magnifico onore
Teseo veggendo Ippolita reina
Gli venne in petto, il suo alto valore
Mostrando più che mai quella mattina;
La quale ei vide con allegro core,
Ed Emilia con lei rosa di spina,
Con altre donne assai e cavalieri,
I quali ora nomar non fa mestieri.
94
A cotal festa e sì lieto sembiante
Fu Teseo ricevuto ed onorato
Da tutti i suoi, e così trionfante,
Quasi per tutto con gioia menato:
Come al tempio di Marte fu davante,
Quivi gli piacque che fosse arrestato
Il carro suo, ed in terra discese,
E in quello entrò a tututti palese.