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56 COMENTO DEL BOCCACCI

maestro fa il discente, cioè come Io scolare fa il maestro; perchè dice Virgilio,

Sì che vostr’arte a Dio quasi è nepote,

cioè figliuola della figliuola, perciocchè la natura è figliuola di Dio, in quanto sua creatura, e l’arte nostra è figliuola della natura, in quanto si sforza di somigliarla, come il figliuolo somiglia il padre: ma dice quasi, e questo dice, perocchè propriamente dir non si può la nostra arte esser nepote di Dio, perciocchè conviene che la successione sia simigliante a’ suoi predecessori, il che della nostra arte dir non si può, in quanto ella è in molte cose difettiva, dove Iddio in tutte è perfettissimo. E questo detto, per esemplo dimostra così dovere essere come di sopra ha detto dicendo, Da queste due, cioè da natura e da arte, se tu ti rechi a mente Lo Genesi, quello libro il quale è il primo della Bibbia, dal principio, del mondo, conviene, all’umana generazione, Prender sua vita, dall’un di questi, cioè dall’arte; perciocchè Adam, secondo alcuni vogliono, fu lavorator di terra, e così Caino suo figliuolo, e Abel fu pastore, e per doversi poter nell’opportunità sostentare preson queste arti; e così mediante la terra e il bestiame, della fatica e dello ingegno loro traevano il frutto del quale si sostentavano, ed avanzar la gente, prendendo questa parte dalla natura, la quale mediante le congiunzion de’ maschi e delle femmine, produce gli animali secondo la loro spezie; e così ad Adam e ad Eva convenne per la lor congiunzione avanzare, cioè producere e multiplicar la gente. Ma perchè l’ usuriere, chiamasi usuriere, per-