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54 COMENTO DEL BOCCACCI

ce a’ savii, egli è natura naturans, e questa è Iddio, il quale è d’ogni cosa stato creatore e produttore, ed è natura naturata, e questa è l’operazlon de’ cieli, potenziata e creata da Dio, per la quale ciò che quaggiù si produce nasce; e di questa seconda intende qui l’autore, dicendo che questa natura naturata, lo suo corso prende Dal divino intelletto, in quanto più non adopera, se non quanto conosce essere della intenzion di Dio; e perciocchè essa prende quindi il suo movimento all’operare, così ancora da quello, in quanto puote, prende la forma dell’operare, per la qual cosa l’autor dice, e da sua arte: l’arte del divino intelletto è il producere ogni cosa perfetta, e a certo e determinato fine; e in questo s’ingegna quanto può la natura d’imitarla; e fallo secondo la disposizione della materia suggetta, la quale, perciocchè è finita, non può ricevere intera perfezione, come riceve la materia sopra la quale s’esercita la divina arte, che se ricevere la potesse la natura naturata, producerebbe così i nostri corpi perpetui, come l’arte divina produce l’anime; nondimeno essa ogni cosa la quale produce, produce a certo e determinato fine; ma non è questo fine della qualità, che è il fine al quale Iddio produce le cose le quali esso fa con la sua arte, perciocchè il fine al quale Iddio produce le cose, le quali esso compone, è ad essere eterne; ma la natura le produce al fine di dovere alcuna volta venir meno, così come veggiamo che fanno tutte le cose prodotte da lei: segue adunque l’autore,

E se tu ben la tua fisica note,