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50 COMENTO DEL BOCCACCI

Disse, lo ’ngegno tuo da quel ch’e’ suole?

cioè perchè esce tanto della diritta via, più che non suole? Lira lirae, si è il solco il quale il bifolco arando mette diritto co’ suoi buoi, e quinci viene deliro deliras, il quale tanto viene a dire quanto uscire del solco, e perciò metaphorice parlando, in ciascuna cosa uscendo della dirittura della ragione, si può dire e dicesi delirare: e così qui vuol Virgilio dire all’autore, tu suogli nelle cose così dirittamente giudicare, questo perchè avviene ora che tu non giudichi così? E perchè questo suole avvenire dall’una delle due cose, cioè il non giudicar dirittamente delle cose, e però muoverne dubbio, o per ignoranza o per l’aver l’animo impedito d’altro pensiero, e però segue, Ovver la mente, tua, dove altrove mira? e questo dettogli, gli ricorda quello di che esso si dovea ricordare, ed essendosene ricordato, non avrebbe mosso il dubbio, e dice,

Non ti rimembra di quelle parole,
Con le quai la tua etica pertratta,

etica è un libro il quale Aristotile compose in filosofia morale, il quale Virgilio dice qui all’autore esser suo, non perchè suo fosse, come detto è, ma per darne a vedere che questo libro fosse familiarissimo all’autore, e ottimamente da lui inteso: e tratta Aristotile in più luoghi di queste tre disposizioni, e massimamente nel settimo: e quinci segue, Le tre disposizion, d’uomini, che il ciel non vuole, cioè recusa, siccome reprobi e malvagi, e quinci dimostra quali quelle disposizioni sieno dicendo, Incontinenza, questa è l’una per la qual noi dagli appetiti naturali