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42 COMENTO DEL BOCCACCI

E così di tre paion divenute sei quelle cose nelle quali far si può violenza; e quali queste cose sieno, e in che maniera si possa in esse far violenza, distingue e dichiara così, cominciando dal prossimo, e dice che, Morte per forza, come uccidere col coltello, col veleno, col capestro, col fuoco o in altra maniera, le quali son morti violente, che si possono nel prossimo dar per forza, e ferute dogliose Nel prossimo si danno, cioè nella propria persona del prossimo: e quinci dimostra quello che violentemente s’adopera, o può adoperare nelle sustanze del prossimo dicendo, e nel suo avere, cioè nelle sue possessioni e ricchezze, Ruine, come è disfargli le case, e incendii, come è ardergliele o ardergli le biade, e tollette dannose, come è il rubargli le sue cose, torgli la moglie, la figliuola, il bestiame e simili sustanze: e questo dimostrato, più particularmente narrandogli, dimostra in qual de’ tre gironi tormentati sieno dicendo, Odj, cioè coloro che odio portano al prossimo, volendo per questo s’intendano coloro in questo medesimo luogo esser dannati, i quali quantunque queste violenze non facciano, le farebbono volentieri se potessono, e perchè più non possono, hanno in odio il prossimo, omicida, e ciascun che mal fiere, dice mal fiere, a distinguere da questi cotali coloro, i quali posti per esecutori della giustizia, giustamente uccidono e feriscono. Guastatori, come sono incendiarii e simili uomini, e predon, cioè rubatori, corsari, e tiranni e simiglianti, tutti tormenta Lo giron primo, di questo primo cerchio, e tormentagli, per diverse schiere, volendo che per questo