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238 COMENTO DEL BOCCACCI

giugni alle cose predette, che delle mogli non si può fare alcuna elezione, ma tale cliente la fortuna la ti manda, tale te la conviene avere; e non prima che fatte le nozze, potrai discernere se ella è bestiale, se ella è sozza, se ella è fetida, o se ella ha altro vizio. Il cavallo, l’asino, il bue, il cane, e’ vilissimi servi, e ancora i vestimenti, e’ vasi, e le sedie, e gli orciuoli, si provan prima, e provati si comperano; sola la moglie non è mostrata, acciocchè ella non dispiaccia prima che ella sia menata. Oltre a questo, poichè menata è, sempre si convien riguardare la faccia sua, e la sua bellezza è da lodare, acciocchè se alcuna altra se ne riguardasse, ella non estimi di dispiacere; conviene che l’uomo la chiami sua donna, che egli giuri per la salute sua, e che egli mostri di desiderare che essa sopravviva a lui; e oltre a ciò, più che alcuna altra persona d’amare il padre di lei, e qualunque altro parente o persona amata da lei. E se egli avviene, per mostrare che altri abbia in lei piena fede, che alcuno le commetta tutto il reggimento e governo della sua casa, è di necessità che esso divenga servo di lei: e se per avventura il misero marito alcuna cosa riserverà nel suo arbitrio, incontanente essa crederà e dirà che il marito non si fidi di lei; e dove forse alcuno amor portava al marito, incontanente il convertirà in odio: e se il marito non consentirà tosto a’ piacer suoi, di presente ricorre a’ veleni, o ad altre spezie della morte sua. Esse il più vanno cercando i consigli delle vecchierelle maliose, degl’indovini, e oltre a questi introduce i sarti, i ricamatori, e gli ornatori de’ preziosi vestimenti, i