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186 COMENTO DEL BOCCACCI

le colpe, e i supplicii per quelle dati dalla divina giustizia alle due spezie de’ violenti, cioè a coloro i quali usaron violenza verso il prossimo, e contro alle cose di quello, e a coloro i quali usarono violenza nelle proprie persone, e nelle loro medesime cose, esso seguitando la ragione, in questo canto ne dimostra come vedesse punire la terza spezie de’ violenti, cioè coloro i quali usaron violenza nella deità e nelle sue cose; e costoro dimostra essere in tre parti divisi, siccome contro a tre cose peccarono, cioè contro a Dio, e appresso contro alla natura, e oltre a ciò contro all’arte, le quali sono cose di Dio: e comechè in tre parti divisi sieno, nondimeno ad un medesimo tormento essere dannati gli dimostra, in quanto tutte e tre maniere sono in una ardentissima rena, e sotto continuo fuoco che piovea loro addosso tormentati: ma in tanto son differenti, che coloro i quali nella divinità si sforzaron di far violenza, sono sopra la detta rena ardente a giacere supini, sopra sè ricevendo lo incendio il quale continuo cade loro addosso, e coloro i quali fecero violenza alla natura, sono in continuo movimento sopra la detta rena, similmente sopra sè ricevendo l’arsura; e coloro i quali contro all’arte adoperarono, sempre sopra la detta rena seggono, infestati dalle fiamme che piovono. E perciocchè, siccome chiaro si vede, hanno la maggior parte del tormento comune, estimo se separatamente di ciascuno dicesse l’allegoria, si converrebbe una medesima cosa più volte ripetere, il che sarebbe tedioso e fatica superflua; e però per fuggire questo inconveniente, mi pare debba essere il