Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/189


SOPRA DANTE 181

bri destri. Poi seguita, Ciascuna parte, delle predette del corpo di questa statua, cioè quella ch’è d’ariento, e quella di rame, e quella di ferro, e quella che è di terra cotta, fuor che l’oro, cioè eccettuata quella che è d’oro, è rotta

D’una fessura che lagrime goccia,

cioè gocciola, Le quali, lagrime gemute da queste parti del corpo di questa statua, accolte insieme, foran questa grotta, cioè quella terra, la quale è interposta tra questa statua e ’l primo cerchio dell’inferno. Lor corso, di queste lagrime accolte, in questa valle, nella quale noi siamo al presente, o in questa valle, cioè in inferno, si diroccia, cioè va cadendo di roccia in roccia, cioè di balzo in balzo, per i quali di cerchio in cerchio, come veder s’è potuto infino a qui, si discende al profondo dell’inferno: Fanno, queste lagrime di sè così discendendo, Acheronte, il primo fiume dell’inferno, del quale è detto di sopra nel primo canto, e fanno, Stige, cioè quella palude della quale è mostrato di sopra nel settimo e nell’ottavo canto, la quale si diriva dal superchio che esce del fiume d’Acheronte, e Flegetonta, ancora fanno, il quale è il terzo fiume dell’inferno. e dirivasi dall’acqua la qual’esce di Stige; e trovossi questo fiume all’entrata di questo settimo cerchio, il quale l’autor discrive esser vermiglio, e bollire in esso la prima spezie de’ violenti.

Poi sen va giù per questa stretta doccia,

cioè per questo stretto ruscello il qual tu vedi, il quale per la sua strettezza assomiglia ad una doccia,