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160 | COMENTO DEL BOCCACCI |
sè medesimo più distintamente parlando dichiara e dice,
Dico che arrivammo ad una landa,
cioè in una parte di quella regione dove erano, Che dal suo letto, cioè dal suo suolo, ogni pianta rimuove: e in questo dimostra sè essere uscito del bosco, e pervenuto nel terzo girone, cioè nella terza parte del settimo cerchio. La dolorosa selva, della quale di sopra è detto, l’è ghirlanda, cioè circunda quella parte nella quale pervenimmo,
Intorno, come il fosso tristo ad essa,
cioè come la selva è circundata, secondo la dimostrazion fatta di sopra, dal fosso nel quale la prima spezie de’ violenti bollono nel sangue, cosí essa selva circunda il luogo nel qual dice pervennero,
Quivi formammo i passi a randa a randa,
cioè in su l’estrema parte della selva, e in su il principio della rena. Lo spazzo, cioè il suolo di quel luogo nel quale pervennero, era una rena: è la rena terra tanto lavata dall’acqua, che ogni altra sustanza o grassezza della terra n’è tratta, e perciò è infruttifera e sterile e rara; e secondo alcuni è detta arena da areo ares, che sta per esser secco e asciutto; e da questo verbo mostra qui l’autor volere, che venga quella rena della quale fa menzione qui, perciocchè le pone per adiettivo arida: altri dicono che ella viene da haereo haeres, il quale sta per accostarsi; e come i superiori, così costoro ancora dicon bene: ma i superiori dicono della rena secca, e costoro intendono della rena bagnata, la quale memtre è molle, s’accosta e appicca, ma come detto è,