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148 COMENTO DEL BOCCACCI

qual quella fosse mostra per alcuna circumscrizione dicendo,

Io fui della città che nel Batista

Mutò il primo padrone: a dichiarazione delle quali parole è da sapere, che secondochè alcuni hanno opinione, quando la città di Firenze fu da primo posta, era signore dell’ascendente Marte; e per questo coloro i quali la posero, essendo pagani, presero per loro protettore e maggiore iddio, Marte; e quello fecero scolpire di macigno a cavallo e armato, e poserlo sopra una colonna in quel tempio il quale noi chiamiamo oggi san Giovanni, e in quello fu onorato di reverenza e di sacrificii mentre in questa città perseverò il paganesimo: poi essendo qui seminata la verità evangelica, e lasciato da’ cittadini divenuti cristiani l’error gentiligio, fu questa statua di Marte tratta del detto tempio: e perciocchè pure ancora sentivano alcuna cosa del pristino errore, non la vollero disfare nè gittar via, ma fatto sopra la coscia del ponte vecchio un pilastro, la vi poser suso; comechè Giovanni Villani scriva, questa non essere stata la prima posta della statua di Marte quando fu tratto dei tempio detto, ma che egli fu posto sopra un’alta torre vicina ad Arno; e questo fu fatto; perciocchè temevano d’alcun vaticinio de’ loro antichi, nelli quali si leggeva, questa statua esser fatta sotto costellazione, che qualora in meno che onorevole luogo tenuta fosse, o fattale alcuna violenza, gran danno ne seguirebbe alla città; e in su quella torre dimorò insino al tempo che Attila disfece la città, e allora, o che la torre sopra la quale era cadesse, o che per altra manie-