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118 | COMENTO DEL BOCCACCI |
festa chi egli è, e come quivi e perchè in piante salvatiche mutati sieno: nella terza dimostra una spezie di tormenti strana dalla primiera, data a certi peccatori le cui colpe non furon con quelle medesime de’ primi eguali: nella quarta dimostra per le parole d’uno spirito, che spezie di tormentati sieno questi nuovi, e chi fosse lo spirito che parla: la seconda comincia quivi: E ’l buon maestro: la terza quivi: Noi eravamo: la quarta quivi: Quando ’l maestro.
Dice adunque, Non era ancor di là, dall’altra riva del fiume, Nesso arrivato,
Quando noi ci mettemmo per un bosco,
Che da nessun sentiero era segnato.
E per questo si può comprendere, il bosco dovere essere stato salvatico, e per conseguente orribile, poichè alcuna gente non andava per esso, perocchè se alcuni per esso andati fossero, era di necessità il bosco avere alcun sentiero: e chiamansi sentieri certi viottoli, i quali sono per i luoghi salvatichi per antifrasi1, quasi dica sentiere, cioè pieno di spine e di stecchi, i quali in latino sono chiamati sentes; conciosiacosachè in essi sentieri alcuno stecco non sia; o vogliam pur dire, che si chiami sentieri dirittamente, perciocchè in esso sieno stecchi e pruni, conciosiacosachè tra’ luoghi spinosi sieno, e non paia quegli potere essere senza stecchi e spine.
Non fronda verde, ma di color fosco,
cioè nero, era in questo bosco; e questa è l’altra
- ↑ Per Antistosimi, ha il MS.