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116 COMENTO DEL BOCCACCI

uno animal solo, mezzo uomo e mezzo cavallo; e dal rapportamento di questi, trovò luogo la favola e la figurazion di costoro.

Ma tornando alla cagione della loro origine, sono detti costoro essere nati d’Issione, cioè del tiranno e d’una nuvola, cioè delle sustanze del regno ombratile, come di sopra per la nuvola disegnarsi mostrammo; le quali sustanze sono i beni de’ sudditi, de’ quali si mungono e traggono gli stipendii, de’ quali i soldati in loro disfacimento e oppressione sono nutriti e sostenuti: e così per le dette cose si può comprender del tiranno, il quale da sè medesimo è impotente, e della tirannia occupata nascere i soldati, cioè essere convocati dal tiranno in difesa di sè, acciocchè con la forza di questi cotali soldati, essi possan fare, come veggiamo che fanno, le violenze e le ingiurie a’ sudditi, delle quali essi soldati le più delle volte sono ministri e facitori: e perciò vuole la divina giustizia, che così come costoro furono strumento alle malvage opere de’ tiranni, così sieno alla lor punizione. Potrebbesi ancora dire, che l’autore avesse voluto intendere, per gli stimoli delle saette de’ Centauri ne’ violenti, s’intendessero le sollecitudini continue de’ tiranni, le quali si può credere che abbiano, sì per la non certa fede di così fatta gente, e sì ancora per l’avere a trovar modo donde venga di che pagargli; e ancora intorno al tenergli sì corti, che essi non possano, o non facciano ne’ sudditi suoi quello che esso solo vuol fare, e questo è faticoso molto: ma comechè nella presente vita si sia, neir altra si dee intendere, le saette da questi Cen-