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100 COMENTO DEL BOCCACCI

senza appressarsi a Roma se ne tornò in Pannonia; e quivi oltre a più altre mogli le quali aveva, ne prese una chiamata Ilditto, bellissima fanciulla: e celebrando nelle nozze di questa nuova moglie un convito grandissimo, bevè tanto vino in quello, che la notte seguente, giacendo supino, se gli ruppe il sangue del naso, come altra voha soleva fare, e fu in tanta quantità che egli l’affogò, e cosí miseramente morì. La cui morte per sogno fu manifestata a Marziano imperadore, il quale essendo in Costantinopoli, quella notte medesima nella quale morì Attila gli parve in sogno vedere l’arco d’Attila essere rotto, per la qual cosa comprese Attila dovere esser morto; e la mattina seguente a più de’ suoi amici il disse, e poi si ritrovò esser vero, che propriamente quella notte Attila era morto. Fu costui cognominato Flagellum Dei, e veramente egli fu flagel di Dio in Italia: e ciò fu estimato, perciocchè essendo ancora le forze degl’Italiani grandi, dalla prima battaglia fatta con lui, nella quale egualmente ciascuna delle parti fu vinta, non ardirono più a levare il capo contro di lui: laonde apparve, alle crudeli cose da Attila fatte in Italia, lui essere stato un flagello mandato da Dio a gastigare e punire le iniquità degl’Italiani, le quali in tanto ogni dovere eccedevano, che esse erano divenute importabili, Sono oltre a questo molti che chiamano questo Attila Totila, i quali non dicon bene, perciocchè Attila fu al tempo di Marziano imperadore, il quale fu promosso all’imperio di Roma, secondochè scrive Paolo predetto, intorno dell’anno di Cristo 440, e Totila, il quale fu suo successore,